Il patrimonio culturale appartenuto a Villa Rufolo, costituito da opere di varia natura (quadri, marmi, libri, stampe, arredi, suppellettili, ecc.), è stato protagonista di una serie infinita di vicissitudini legate alle alterne fortune dei suoi proprietari. Villa Rufolo infatti, dopo la morte di Sir Francis Nevile Reid, suo illuminato proprietario tra il XIX e il XX secolo, passò a Charles Carmichael Lacaita, un inglese di famiglia italiana adottato dal lord scozzese alla fine dell’Ottocento. Agli inizi del Novecento Mr. Lacaita ereditò l’intero patrimonio che, alla sua morte, andò alla figlia di prime nozze di sua moglie: Mrs. Tallon Lacaita. Nel 1974, la signora decise di vendere la villa che venne acquistata dall’EPT di Salerno passando definitivamente in mani pubbliche.
Nel periodo immediatamente precedente alla vendita, Mrs. Tallon pensò bene di portare con sé a Parigi alcuni oggetti, arredi e suppellettili del patrimonio di Villa Rufolo, compresi i volumi appartenuti alla biblioteca di Nevile Reid. Circostanza questa confermata dal prof. Antonio Milone nel suo libro “Ravello” allorquando racconta di un carico di reperti bloccato alla frontiera proprio nel 1974.
Negli anni successivi i vari eredi di Mrs. Tallon si disfano di tutti questi oggetti che, dopo alcune traversie, finiscono per arricchire il catalogo della “Delorme & Collin du Bocage” per essere battuti all’asta tra il dicembre 2010 e il marzo 2011.
Nei primi mesi del 2010 gli stessi oggetti vengono individuati dalla Direzione di Villa Rufolo che li segnala al nucleo dei Carabinieri per la Tutela e protezione del Patrimonio Artistico e alla Soprintendenza Artistica di Salerno. Grazie alla collaborazione con la Procura parigina e i nuclei di tutela artistica della gendarmeria francese, alcuni reperti vengono bloccati perché ritenuti di interesse storico e quindi vincolati, altri invece proseguono il loro viaggio verso qualche collezione privata.
La Direzione della Villa a questo punto, non potendo acquistare tutto, segue le indicazioni della Soprintendenza e si concentra su quelle opere ritenute di particolare interesse storico-artistico e partecipa alle due aste cercando di raggiungere il miglior risultato possibile. All’asta del dicembre 2010, Villa Rufolo partecipa attraverso un suo emissario mentre a quella del marzo 2011, partecipa direttamente con il direttore, Secondo Amalfitano, supportato dalla Dott.ssa Maura Picciau, allora Soprintendente artistica di Salerno.
Il risultato conseguito dal pool di lavoro messo su da Fondazione Ravello formato da MIBAC, MAE, Procura della Repubblica di Salerno, Direzione Regionale dei Beni Culturali, Soprintendenze Archeologica, Artistica e Ambientale di Salerno, Nucleo Carabinieri di tutela e protezione del Patrimonio Artistico e istituzioni francesi è straordinario: si ottiene infatti, la restituzione, per nulla scontata, dei reperti vincolati e si riesce ad acquistare molti degli oggetti in vendita compresi gli 84 volumi della biblioteca di Nevile Reid.
I testi recuperati, tutti contrassegnati dall’ex libris del lord scozzese (nella miniatura si legge “Palazzo de’ Rufoli – Francis Nevile Reid”), oltre al loro valore intrinseco, rappresentano un tassello importante della storia del monumento simbolo della Città della Musica: molti infatti, riportano didascalie, disegni, riflessioni, appunti manoscritti dallo stesso Nevile Reid. Dopo un accurato restauro eseguito grazie a fondi rientranti nel Progetto di valorizzazione e restauro del Complesso Monumentale di Villa Rufolo – P.O. FESR 2007-2013 Asse 1 Obiettivo Operativo 1.9 – Beni e Siti Culturali – Iniziative di Accelerazione della Spesa e grazie alle moderne tecniche di digitalizzazione, tutti i volumi, per la prima volta, sono consultabili arricchendo così il patrimonio culturale di Villa Rufolo e di Ravello.
[toggle header=”Guida alla lettura”]Tra i volumi disponibili, spicca una delle poche copie esistenti dell’ “Istoria della Citta e Costiera di Amalfi. In due parti divisa” (1836) di Matteo Camera vergata di proprio pugno dallo stesso Nevile Reid che, in alcuni passaggi, addirittura corregge alcune tesi dell’autore. Sempre del Camera di interesse “Gli Annali delle due Sicilie. Dall’origine e Fondazione della Monarchia fino a tutto il Regno dell’Augusto Sovrano Carlo III Borbone” (1841). Entrambi i testi risultano stampati nel prestigioso stabilimento del Fibreno in Terra di Lavoro.
Tra gli altri – così come spiega il dott. Salvatore Amato, giovane ravellese specializzato in Gestione e Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario – si trovano testi di argomento storico datati tra il XVI e il XIX secolo .
Numerosi i titoli del XVII secolo, con opere di autori classici e cristiani, descrizioni della città di Napoli e del circondario e diversi volumi di carattere storico – nobiliare, come quelli di Giuseppe Campanile, Biagio Aldimari e soprattutto Carlo de Lellis, autore dei “Discorsi delle Famiglie Nobili del Regno di Napoli”. L’edizione posseduta dalla biblioteca “Reid” presenta alcune annotazioni manoscritte, come manoscritta è anche una pergamena del 1687 recante informazioni genealogiche e araldiche.
Del XVIII secolo ricordiamo le “Vite de Pittori, Scultori ed Architetti Napoletani” del De Dominici e l’opera agiografica scritta dal frate conventuale Giuseppe Maria Rugilo sul “Venerabile Padre Bonaventura da Potenza”, pubblicata a Napoli nel 1754, venti anni prima che il frate potentino venisse beatificato da Pio VI. È possibile che il volume sia stato donato al Reid dalla comunità religiosa ravellese, che del Beato conserva le spoglie mortali.
Della seconda metà del secolo abbiamo numerose pubblicazioni dedicate alla storia del Regno di Napoli, delle quali ricordiamo la “Raccolta di tutti i più rinomati scrittori dell’Istoria generale del Regno di Napoli” in 23 tomi, stampati presso Giovanni Gravier dal 1769 al 1772.
Al 1797, invece, risale l’edizione del “Dizionario Geografico-Ragionato del Regno di Napoli” di Lorenzo Giustiniani in 12 volumi.
Un gran numero di volumi del XIX secolo sono di ambito storico – artistico e archeologico, con particolare riferimento a Firenze e al Meridione. Di essi ricordiamo l’opera del Salazaro “Studi sui Monumenti della Italia Meridionale dal IV al XIII secolo“, stampati a Napoli nel 1871 e quella, in due volumi, di Michele Ruggiero “Degli Scavi di Antichità nelle Province di Terraferma dell’Antico Regno di Napoli dal 1743 al 1876″, edita dalla Tipografia di Vincenzo Morano nel 1888. Queste ultime opere vennero sicuramente donate al Reid dagli autori, ai quali fu molto legato e che contribuirono, l’uno con competenza tecnica e l’altro con accurati studi, al restauro e alla descrizione del Palazzo Rufolo.
La seconda parte, divisa in libri antichi e moderni, presenta volumi in lingua francese e inglese, di carattere prettamente letterario e storico. Lontani dalla curiosità del Reid, questi testi dovettero appartenere sicuramente ai suoi eredi, in particolare James Lacaita, che arricchirono il primitivo nucleo bibliografico.
È probabile, ma al momento non siamo confortati da molti elementi documentari, che la gran parte dei volumi della prima parte fossero stati acquistati dal Reid durante la sua permanenza invernale a Napoli. Alla metà del secolo XIX la città partenopea aveva costituito un sistema distributivo che integrava librerie, vendite ambulanti, associazioni, gabinetti di lettura, fino al progetto di un’informazione quotidiana per addetti ai lavori e lettori. Verosimilmente il gentiluomo scozzese si avvicinò alla bibliografia sulle antichità italiane e del Sud attraverso la frequentazione dei gabinetti di lettura, come quello britannico di Palazzo Friozzi, al numero 267 della Riviera di Chiaia.
Ulteriori conoscenze del patrimonio librario sopraggiunsero dalla consultazione dei cataloghi di vendita e dall’informazione editoriale, di cui ci limitiamo a ricordare, proprio sulla strada di Chiaia, il libraio – editore Giuseppe Dura, autore del “Catalogo di libri antichi e rari”, stampato nel 1856 per i tipi di Gaetano Cardamone. “Un eccezionale testimonianza bibliografica – ha scritto Vincenzo Trombetta – che, con la stima dei libri vecchi e nuovi, restituisce un significativo spaccato del commercio antiquario”, cui anche Reid dovette servirsi per arricchire la biblioteca di Palazzo Rufolo.[/toggle] [toggle header=”Indice dei libri”]
Giovanni Battista AJELLO “Napoli e i Luoghi celebri delle sue Vicinanze” 2 volumi
Don Biagio ALDIMARI “Memorie Historische di diverse Famiglie Nobili”
Matteo CAMERA “Gli Annali delle due Sicilie. Dall’origine e Fondazione della Monarchia fino a tutto il Regno dell’Augusto Sovrano Carlo III Borbone” 2 volumi
Matteo CAMERA “Istoria della Citta e Costiera di Amalfi. In due parti divisa”
Giuseppe CAMPANILE “Notizie di Nobiltà”
Niccolo CARLETTI “Storia della Regione Abbruciata in Campagna Felice. In cui si tratta il suo”
Carlo CELANO “Delle Notizie del Bello, dell’Antico, e del Curioso della Citta di Napoli, per gli Signori Forestieri” 5 volumi
Richard Keppel CRAVEN “A Tour through the southern Provinces of the Kingdom of Naples”
Bernardo de DOMINICI “Vite de Pittori, Scultori ed Architetti Napoletani non mai date alla luce da autore alcuno” 2 volumi
Pietro GIANNONE “Istoria Civile del Regno di Napoli” 5 volumi
Pietro GIANNONE “Opere Postume” 2 volumi
Cave Giuseppe GIOENI “Saggio de Litologia Vesuviana”
Lorenzo GIUSTINIANI “Dizionario Geografico-Ragionato del Regno di Napoli” 12 volumi
Lorenzo GIUSTINIANI “Breve Contezza delle Accademie Istituite nel Regno di Napoli”
Michele de JORIO “Discorso sopra la Storia de’ Regni di Napoli, e di Sicilia”
Carlo DE LELLIS “Discorsi delle Famiglie Nobili del Regno di Napoli” 4 volumi
MAZOCHII Alexii Symmachi “Dissertatio Historica de Cathedralis Ecclesiae Naepolitanae”
MAZOCHII Alexii Symmachi “In mutilum Campani Amphitheatri titulum Aliasque nonnullas Campanas Inscriptiones”
NUMISMATIQUE “Monete antichi di Capua”
Domenico Antonio PARRINO “Theatro Eroico , e Politico de’ Governi de’ Vicere del Regno di Napoli” 3 volumi
Carlo PECCHIA “Storia dell’ origine, e dello Stato antico, e moderno della Gran Corte della Vicaria” 3 volumi
Basilio PUOTI “Vocabolario domestico Napoletano e Toscano. Seconda Edizione”
Michele RUGGIERO “Degli Scavi di Antichita nelle Province di Terraferma dell’Antico Regno di Napoli dal 1743 al 1876” 2 volumi
RUGILO Giuseppe Maria “Vita del venerabile Bonaventura da Potenza”
Demetrio SALAZARO “Studi sui Monumenti della Italia Meridionale dal IV° al XIII° seculo” 2 volumi
Francesco Antonio SORIA “Memorie Storico-critiche degli Storici Napolitani”
Henri SWIMBURNE “Voyage dans les deux Siciles”
“Raccolta di tutti i più rinomati scrittori dell’Istoria generale del Regno di Napoli” 23 volumi [/toggle]