LA BALNEA

Il settore a nord dei giardini denominato ‘Balnea’ è stato riportato alla luce durante i lavori di restauro del 1997. La balnea non corrisponde ai nostri attuali bagni (latrine) piuttosto a ciò che noi intendiamo per terme. L’area fa parte del nucleo originale della villa e presenta una serie di cisterne e un calidarium con un minuscolo ipocausto.
La sala più antica sembra recare tracce di decorazioni databili al XII secolo; presenta due grandi finestre sormontate da ghiere a tutto sesto. Il calidarium invece, presenta volta a crociera e un piccolo vestibolo dove si notano dei sostegni probabilmente di una klinè (seduta). Il pavimento della zona era in battuto di calce. Tracce originali si conservano presso l’accesso al calidarium. Davvero stupefacente è il sistema di riscaldamento dell’acqua e di circolazione dei vapori: la rete di tubature fittili infatti, corre all’interno della muratura stessa denotando una grande conoscenza delle tecniche di ingegneria idraulica.

Curiosità
Gli studi condotti nell’inverno 2016/2017 da due laureande argentine dell’Università di Salerno, hanno messo in luce alcune discrasie fra bibliografia, dati noti e reale consistenza dei luoghi, evidenziando la necessità di ulteriori ricerche e approfondimenti. Durante i lavori di sistemazione di un macera che sostiene la scala di collegamento tra i giardini inferiori e le piazzole sottostanti, è venuta alla luce una struttura che sembra molto simile a quella presente nel calidarium della Balnea. Un progetto di scavo e approfondimento è stato già elaborato dalla Direzione di Villa Rufolo in collaborazione con la Soprintendenza di Salerno.