I FORNI

La zona dei forni è venuta alla luce con i lavori di restauro del 1990 – 1995 commissionati dall’EPT. Nell’ambiente, attualmente coperto da una struttura ad hoc in vetro, tegole e coppi, vi sono i resti di due forni, uno grande e uno piccolo, coperti da volte in materiale ignifugo con una base fatta in materiale lavico refrattario. Ben visibili tracce di concotto e di fumo lungo i lati. Molto probabile che questa zona sia una delle parti originarie delle cucine del complesso.

Curiosità
Durante i lavori di restauro degli ambienti che oggi ospitano gli uffici di Direzione di Villa Rufolo, all’interno di un locale attualmente adibito a bagno, a pochi metri dai due forni, è stato rinvenuto un altro forno di modeste dimensioni che per fattura e per materiali è simile a quelli prima descritti. La scoperta ha suscitato ulteriori domande sulla consistenza e sui numerosi interventi sul sito. All’interno dell’ambiente sono stati depositati, impilati e a vista, reperti provenienti dai vari scavi consistenti in blocchi lavorati di tufo giallo, alcuni dei quali ancora visibilmente ricoperti dai colori gialli, grigio e rosso.